Carceri: la speranza viene dalle cooperative. Guerini «Avanti con i decreti attuativi. Sull’abbattimento della recidiva siamo all’avanguardia in Europa»

«Emergenza carceri, azioni concrete a portata di mano, è il momento di agire». Lo dice Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. «I dati parlano chiaro: è dell’80% la recidiva per chi sconta la pena senza ricevere formazione e imparare. Al contrario la recidiva si abbassa al 10%. Dati e best pratice che mettono l’Italia all’avanguardia in Europa».

«Siamo agli sgoccioli. Il tempo sta per scadere. A un anno dalla sentenza della Corte Europea di Strasburgo che ha condannato l’Italia per la condizione degli istituti di pena – aggiunge Guerini – possiamo dimostrare che abbiamo messo in campo strumenti che possono cambiare la situazione, puntando su rieducazione e lavoro con i detenuti».

«Sono oltre 150, infatti, le cooperative sociali che in Italia portano lavoro e formazione in carcere, coinvolgendo, ogni anno, migliaia di detenuti. Sono numeri che possono crescere in breve tempo – conclude Guerini – con innegabili vantaggi per il sistema giudiziario e il decongestionamento delle carceri».

«Negli ultimi due anni c’è stato l’assurdo paradosso che sono state stanziate le risorse, ma l’incertezza sulle norme ha bloccato i nuovi progetti. Le cooperative sociali sono pronte ad affrontare questa sfida al fianco delle istituzioni. Parlamento e Governo si sono impegnati a rafforzare le norme per portare le imprese negli istituti di pena – conclude Guerini – ma lo sforzo rischia di essere vano, a distanza di mesi siamo ancora in attesa di decreti attuativi».


Alleanza Cooperative Italiane

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