ANCI presenta la Carta di Agrigento: verso una gestione partecipata e cooperativa del patrimonio culturale. Alleanza delle Cooperative Turismo e Beni Culturali tra i primi firmatari

Si è tenuta il 30 ottobre, presso la sede Anci a Roma, la presentazione della ‘Carta di Agrigento’, un documento che mira a valorizzare il ruolo della cultura come veicolo di coesione e strumento per favorire la crescita economica e sociale, per attuare azioni e politiche efficaci e migliorare la fruizione del patrimonio culturale.

Una volta illustrati i punti salienti della Carta con particolare accento alla governance partecipata e al partenariato pubblico privato, sono state presentate le iniziative che saranno realizzate nei prossimi mesi per invitare istituzioni nazionali ed europee, associazioni di rappresentanza e cittadini ad aderire e diffondere il documento. Presente, tra i qualificati operatori del settore firmatari della Carta, la co-presidente di Alleanza delle Cooperative Turismo e Beni Culturali Giovanna Barni.

“Cultura e Cooperazione sono due leve fondamentali. La cultura è leva per la coesione in più dimensioni- commenta Irene Bongiovanni, presidente di Alleanza delle Cooperative Turismo e Beni Culturali – la dimensione sociale, quella economica e quella culturale, così la cooperazione ne è strumento perché ha una dimensione economica in quanto impresa, ma anche sociale in quanto basata sulle persone e le comunità e culturale grazie ai valori che incarna. Sono entrambe risorse diffuse in tutto il paese il cui positivo impatto non può essere più rinviato”

“A tale scopo – ha ribadito durante la presentazione Giovanna Barni, co-presidente di Alleanza delle Cooperative Turismo e Beni Culturali – occorre l’adozione di un nuovo strumentario nelle politiche pubbliche per la cultura soprattutto per la programmazione dei fondi di coesione del prossimo settennato, che includa strategie territoriali partecipate, modelli innovativi di gestione pubblico privati, incentivi e agevolazioni per le imprese culturali e creative nell’accesso ai finanziamenti, nella costruzione di reti, e nello sviluppo di lavoro qualificato e competenze innovative“.

“Nella carta di Agrigento sono presenti tante delle parole chiave che connotano il nostro lavoro e i nostri obiettivi – aggiunge Carlo Scarzanella, co-presidente di Alleanza delle Cooperative Turismo e Beni Culturali- tanto che con Anci siamo pronti a diffondere su tutto il territorio nazionale, modelli innovativi di gestione partecipata che contribuiscano a mettere a valore il patrimonio culturale diffuso attualmente non utilizzato, che ad oggi è oltre il 60% del totale”.

Il documento, nato lo scorso aprile ad Agrigento, è approdato nei giorni scorsi a Bruxelles al Comitato europeo delle regioni e poi a dicembre sarà votato sotto forma di parere prima dalla commissione cultura e poi dal plenum parlamentare.

 


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