ICA, Giornata Internazionale della Donna 2015, il Messaggio del Comitato Mondiale per la Parità di Genere

“Dare potere alle donne per dare potere all’umanità: impegno del cooperativismo”

Tradizionalmente, l’idea del potere è stata associata al controllo ed al dominio. In molti scenari, soprattutto nell’ambiente globale dell’economia capitalistica, l’aumento del potere di alcuni significa la perdita di potere per altri.
Ma nel movimento cooperativo non è così. Al centro della nostra dottrina filosofica il potere significa “associarsi con altri e agire con il consenso”. Il termine, che per un lato può alludere alla soppressione, per noi include il senso di resilienza, di poter decidere e una fonte di emancipazione. Questo è il cuore dell’empowerment.
L’invito molto importante delle Nazioni Unite per questo 8 marzo 2015, in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna, è quello di dare potere alle donne e di immaginare questo slancio di empowerment esteso a tutta l’umanità. Siamo chiamati a ricreare un mondo in cui ogni donna possa assumere le proprie decisioni, come la partecipazione alla politica, allo sviluppo economico, all’educazione, alla creazione d’impresa, a godere dei frutti della democratizzazione della ricchezza e vivere in una società senza violenza e discriminazione.
Questo invito giunge in un anno storico, in cui si celebra il 20° anniversario della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne tenutasi a Pechino, il 2015 è l’anno in cui il mondo si prepara a definire un’agenda di azione globale per lo sviluppo sostenibile.
In questo scenario mondiale, l’ICA era presente a Pechino 20 anni fa e lo siamo anche oggi in occasione delle celebrazioni di “Pechino + 20”, assumendo i nostri impegni come organizzazione leader dello sviluppo cooperativo nel mondo. Immaginare un mondo in cui le donne vivano in parità di diritti e con piena giustizia sociale che garantisca ed estenda le loro libertà, è un invito che il movimento cooperativo ed il Comitato mondiale di parità di genere dell’ICA accettano con convinzione.
Siamo convinti, come deciso a Pechino, che “il rafforzamento delle questioni relative alla piena partecipazione delle donne in condizioni di eguaglianza in tutte le sfere della società, compresa la partecipazione ai processi decisionali e l’accesso ai ruoli di alta dirigenza, siano fondamentali per il raggiungimento della parità, lo sviluppo e la pace”.
Sappiamo che l’empowerment delle donne è un presupposto necessario per la parità di genere. L’avanzamento nell’eguaglianza di diritti e nell’eguaglianza di genere dipenderà dalla capacità di trasformare le nostre relazioni di potere tra uomini e donne e nella società. Ma, a sua volta, promuovere l’equità di genere è una chiave determinante per processi sostenibili di empowerment femminile.
L’Empowerment è la forza originale che dà alla cooperazione il suo potenziale di attore di cambiamento. La cooperazione in sé, per definizione, include l’empowerment.
Dobbiamo partire dalla convinzione che siamo capaci; che siamo in grado di sviluppare e di utilizzare le risorse che ci permettono di prendere in mano il controllo del nostro destino e di essere protagoniste attive dello stesso; con una capacità di affrontare, confrontarci ed assumere le decisioni per il nostro futuro e lo sviluppo.
Nel 2010 in occasione celebrazione della nostra Giornata Internazionale delle Cooperative, abbiamo riconosciuto che questi temi appartengono al movimento cooperativo sin dalle nostre origini ed abbiamo riflettuto pubblicamente sulle modalità attraverso le quali le imprese cooperative promuovono l’empowerment delle donne.
Con riferimento alla nostra natura ed ai principi cooperativi siamo costretti a ripensare costantemente le relazioni gerarchiche di potere e di subordinazione, imposte come naturali dalla società. I principi di uguaglianza, democrazia, autonomia, responsabilità, aiuto reciproco e solidarietà offrono alle donne la possibilità di essere ascoltate e considerate come soggetti portatori di significato e di credibilità.
Questi propositi globali che sono stati alla base del movimento cooperativo dalle sue origini storiche, ci pongono oggi al centro della riflessione e dell’azione per quanto riguarda l’empowerment delle donne.
La celebrazione di quest’anno della Giornata Internazionale della donna, offre all’ICA ed alle sue organizzazioni aderenti uno scenario favorevole non solo per “immaginare” l’empowerment delle donne, ma anche per agire concretamente per realizzarlo. È una nuova opportunità di riconoscere i nostri punti di forza ed i successi come promotori di cambiamento e di trasformazione delle donne e degli uomini in una società con una maggiore equità. È anche un momento per riflettere sulle lacune, le sfide, le nuove opportunità che abbiamo di fronte per rispondere all’obiettivo di promuovere la leadership e la rivendicazione del potere delle donne.
Siamo chiamati a promuovere l’empowerment delle donne dalle molteplici alternative offerte dal nostro modello di sviluppo cooperativo: sul piano personale, su quello sociale, economico, lavorativo ed l’imprenditoriale, partendo dalle differenti opzioni per ottenere una vita dignitosa ed espandere le opzioni di libertà. E, inoltre, partendo da quello che alcuni hanno recentemente definito “empowerment speciale” delle donne, ossia offrire possibilità di protagonismo, voce e legittimazione delle donne nello spazio pubblico.
Come movimento cooperativo mondiale rifiutiamo i modelli tradizionali di potere di leadership e di autorità, e appoggiamo i modelli di autonomia sociale e leadership condivisa.
Le cooperatrici assumono l’autorità non come potere sopra gli altri o come mezzo di sottomissione e di segregazione, ma piuttosto come capacità di influenza, di gestione empatica e flessibile per un collegamento solidale con altri gruppi sociali, o con team di lavoro in cui primeggino l’ innovazione sociale, la creatività, e l’azione partecipativa democratica e la solidarietà.
Per questo, l’agenda cooperativa deve includere le seguenti azioni:

 

Rompere le percezioni di subordinazioni.
Dobbiamo lavorare ancora più duramente affinchè le donne rompano la percezione abituale di impotenza e di subordinazione, e che la loro maggiore consapevolezza divenga il detonatore per i processi di empowerment.

 

Promuovere capitale sociale e creazioni di rete.
La consapevolezza del potere interno delle donne e l’identificazione con altre persone che condividono la stessa situazione sono la base per il creare reti e costruire capitale sociale.

 

Dare visibilità alle esperienze ed alle voci femminili.
Dare visibilità alle donne ed alla leadership è un modo per promuovere il loro empowerment. In ogni cooperativa del mondo vi è una esperienza di autonomia e di leadership femminile.

 

Espandere le capacità delle donne la loro autorità.
Una donna che ha acquisito potere contribuisce al benessere della sua famiglia ed al benessere comune. Significa che una donna che acquisisce potere proietta alla comunità, il senso di sicurezza, capacità di guadagnarsi da vivere, capacità di operare in modo efficace nella sfera pubblica.

 

Per promuovere la proprietà, l’autodeterminazione e la negoziazione dei ruoli.
Le donne rappresentano il 70% dei poveri nel mondo e detengono solo l’1% della proprietà. Il movimento cooperativo deve continuare a promuovere iniziative che portino a più donne la proprietà. Il movimento cooperativo deve continuare a promuovere iniziative che portino ad un aumento del numero delle donne che possiedono collettivamente i mezzi di produzione, facilitare l’accesso al mercato ed alle opportunità di lavoro, all’autogestione ed ad una maggiore autonomia nell’organizzazione della loro vita.
Il dibattito all’interno del movimento globale e la sua azione in materia di eguaglianza di genere ed empowerment delle donne deve continuare. Il nostro impatto, come movimento, è ancora di dimensioni ridotte rispetto ai contributi che possono derivare dall’espansione di pratiche innovative.
Questioni vitali come aumentare la partecipazione attiva delle donne e la loro rappresentanza in posizioni di direzione, decisionali e di leadership, all’interno di cooperative, devono essere esaminate e valutate per promuovere ulteriori passi avanti.
Abbiamo stabilito prima e lo ribadiamo oggi che “un migliore equilibrio tra cooperatrici e cooperatori” è una forza rinnovatrice ed un vantaggio competitivo per le cooperative.
L’empowerment delle donne è ancora il modo migliore per rafforzare il ruolo sociale e l’impatto delle cooperative e della cooperazione nel suo complesso.
Questo implica oggi come ieri, l’impegno da parte degli uomini come agenti promotori dell’empowerment delle donne, partecipando agli sforzi che sono ancora necessari affinchè le donne sempre di più riconoscano il loro potere interiore e rafforzino le loro capacità di empowerment e di azione. In questo anno speciale di celebrazione della Giornata Internazionale della Donna del 2015 e degli eventi legati “Pechino + 20”, l’ICA sostiene gli sforzi e le iniziative delle migliaia di organizzazioni cooperative nel mondo che promuovono l’empowerment delle donne e sono agenti di trasformazione dei rapporti di potere per creare un mondo migliore per tutti.
Nell’ICA noi ci riconosciamo, di fronte al mondo, come un’organizzazione di cooperatori e cooperative impegnati nell’identificazione di modalità nuove e nell’azione quotidiana di promozione dell’ empowerment delle donne e dell’umanità. La base e la garanzia che rispetteremo questo impegno, é la garanzia stessa di mantenere viva la fiamma e la forza della nostra identità cooperativa ed il radicamento ai nostri principi. Il nostro appello, rivolto a tutti i cooperatori del mondo è di mantenere la nostra azione permanente e collettiva per raggiungere gli obiettivi sui quali ci siamo impegnati: consolidare un movimento cooperativo e società liberate per le donne egli uomini con l’autonomia, l’autodeterminazione e pari opportunità di esercitare e godere delle capacità e delle libertà che ci portano a definire e promuovere il nostro sviluppo ed il futuro desiderato.

 

María Eugenia Perez, Presidente
Colombia, Marzo 2015

Tutto pronto in Campania per costituire Coordinamento regionale dell’Alleanza Cooperative

Agci, Confcooperative e Legacoop costituiscono anche in Campania il Coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. L’appuntamento per l’assemblea costitutiva è fissata per il prossimo 24 luglio, alle ore 10.30, presso la Sala del Parlamentino della Camera di Commercio di Napoli.

In controtendenza rispetto a logiche di frammentazione, il Coordinamento ha l’obiettivo di rafforzare la rappresentanza e favorire lo sviluppo della cooperazione campana, nel segno dell’unità e della solidarietà. «Crediamo che il processo di integrazione – dicono i tre rappresentanti campani dell’Alleanza, De Gregorio, Stasi e Catalano – ci aiuterà a raggiungere risultati sempre più ambiziosi. Un percorso che affronteremo con determinazione per sostenere l’idea di impresa cooperativa che si è confermata, anche alla prova della crisi economica in atto, strumento forte di emancipazione e di dignità sociale».

Hanno già confermato la loro presenza: Pietro Foglia, presidente Consiglio Regione Campania, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, Raffaele Topo, capogruppo PD Consiglio Regione Campania, Maurizio Ottolini, vicepresidente nazionale Confcooperative, Rosario Altieri, presidente nazionale Agci, Mauro Lusetti, presidente nazionale Alleanza Cooperative Italiane. Interverrà per un saluto: Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli.

 

Cooperazione sociale e carceri. “Dalla condanna al riscatto: verso nuovi modelli di reinserimento socio lavorativo”. Alleanza Cooperative Sociali e ministro Cancellieri a confronto

Dalla condanna al riscatto: verso nuovi modelli di reinserimento socio lavorativo. Se ne discuterà lunedì, 16 dicembre, al carcere di Bollate (Milano) alla presenza di Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia (il ministro sarà presente ai lavori tra le 9.00 e le 10.45).

Attesi tra i saluti istituzionali: Roberto Maroni, presidente Regione Lombardia; Giuliano Pisapia, sindaco Milano; Massimo Parisi, direttore del Carcere di Bollate. Aprirà i lavori: Andrea Fora, vicepresidente e coordinatore Area Giustizia Federsolidarietà Confcooperative.

Tavola rotonda coordinata da: Massimo Minelli, Alleanza Cooperative Sociali Lombardia: intervengono Giovanni Tamburino, presidente Dipartimento amministrazione Penitenziaria; Aldo Fabozzi, provveditore Regionale Lombardia Amministrazione Penitenziaria; Marco Morganti, amministratore delegato Banca Prossima; Giancarlo Brunato, responsabile settore cooperative B di Legacoop Sociali; Eugenio De Crescenzo, presidente Agci Solidarietà.

Concluderà i lavori, Giuseppe Guerini, portavoce nazionale Alleanza Cooperative Sociali.

Si prega di far pervenire le richieste di accredito alla mail cc.bollate@giustizia.it

 

Lavoro: Alleanza delle Cooperative in audizione al Senato per la conversione del decreto occupazione. La direzione è quella giusta, ma ci sono spazi per migliorare

Roma, 9 luglio 2013 – Un intervento che va nella direzione giusta, ma che dovrà essere integrato per una efficace attuazione, da ulteriori misure e da una maggiore dotazione di risorse.

È questo – in sintesi – il giudizio sulle misure per l’occupazione e la coesione sociale, che la delegazione dell’Alleanza delle Cooperative ha espresso nel corso dell’audizione presso la Commissione Lavoro del Senato sulla conversione del DL Lavoro.

Sabina Valentini – Responsabile delle Relazioni Industriali di Confcooperative – intervenendo a nome dell’Alleanza, ha sottolineato, che, in questo momento, ci sono spazi di manovra per migliorare l’impianto del provvedimento, dando voce ai bisogni delle imprese cooperative che – da tempo – fanno la loro parte sostenendo vigorosamente l’occupazione, anche quella dei giovani e delle donne, rinunciando alla redditività imprenditoriale.

L’aver destinato, prioritariamente, agli incentivi per l’assunzione di giovani le poche risorse disponibili, è una scelta giusta, apprezzabile e che deve essere sostenuta, anche se è difficilmente prevedibile il loro impatto reale. “Adesso” – ha precisato Alleanza delle Cooperative – “è molto importante che la burocrazia non rallenti l’applicazione del provvedimento, limitandone gli effetti.”

Particolarmente importante, al fine di cogliere le opportunità della Youth Guarantee, è poi, a giudizio dell’Alleanza, che il processo di riforma dei servizi all’impiego sia rapido e cambi una volta per tutte un sistema pubblico ormai inefficace indirizzandolo ad un ruolo di coordinamento e di orientamento e sviluppando un partenariato con il privato che ne valorizzi la dinamicità.

Per quanto riguarda le correzioni alla legge Fornero, l’Alleanza delle Cooperative sottolinea che in un momento di difficoltà occupazionale così grave si sarebbe potuto intervenire con maggiore incisività, ad esempio togliendo o sospendendo il contributo addizionale per il contratto a tempo determinato. Inoltre, non è chiaro perché alcune misure per sostenere l’Expo 2015 non hanno trovato allocazione nel decreto legge. Ci sono spazi per misure straordinarie e in deroga che potrebbero sostenere e rilanciare il mercato in questa occasione unica. Per invertire il trend negativo ci vogliono scelte coraggiose.

Un giudizio molto positivo, infine, è venuto dall’Alleanza delle Cooperative per la decisione di rifinanziare gli interventi a favore dell’autoimprenditorialità, anche in forma cooperativa.

 

 


Alleanza Cooperative Italiane

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