V congiunturale Alleanza Cooperative «Cauto ottimismo emergono primi segnali di ripresa ma i problemi non sono ancora alle spalle»

«Indicatori positivi per il primo quadrimestre 2015: le cooperative  credono nella ripresa. Registrano un marginale aumento della liquidità e un saldo occupazionale positivo pur in presenza di una domanda ancora debole e della problematica dei ritardi di pagamento della PA. Particolarmente interessante appare la propensione ad investire. Il 24% delle cooperative mostra una tendenza ad aumentare gli investimenti. Il fenomeno appare accentuato soprattutto tra le grandi cooperative, almeno 1 su 3. Un quadro di cauto ottimismo dove, però, i segnali di ripresa registrati non sono tali da far pensare che i problemi siano ormai alle spalle». È questo in sintesi quanto emerge dal V Rapporto congiunturale dell’Alleanza Cooperative Italiane svolto su un significativo campione di cooperative aderenti.

Lavoro «Prevalgono, sorprendentemente, rispetto alle previsioni di inizio anno, i segnali di miglioramento, seppure deboli, della dinamica congiunturale della forza lavoro occupata. Nel complesso 7 cooperative su 10 hanno mantenuto stabile l’occupazione, 2 su 10 sono riuscite ad aumentarla in 1c su 10 ci sono stati dei casi di contrazione. Sia per le grandi imprese sia per le PMI sono maggiori le previsioni di crescita occupazionale rispetto a quelle di contrazione (si segnala, comunque, una lieve prevalenza di valutazioni positive tra le grandi imprese, il 18%, rispetto alle PMI, il 15,5%).

Liquidità: «La quota di cooperatori che ha giudicato buona la liquidità della propria cooperativa sale, rispetto al quadrimestre precedente, dal 33% di inizio anno al 38% del mese di Maggio. Si rilevano, comunque, differenze significative nei giudizi tra le grandi imprese e le PMI. Tra le cooperative di grande dimensione, infatti, la liquidità è giudicata buona dal 56% dei cooperatori. La dinamica congiunturale del fatturato, non del tutto in linea con le previsioni di inizio anno, delinea un quadro molto eterogeneo: il 25% delle cooperative ha segnalato una contrazione dei ricavi, a fronte di un 25% che ha dichiarato, invece, un aumento del fatturato. Il 50% delle imprese ha registrato, infine, una sostanziale stazionarietà del volume di fatturato rispetto ai quattro mesi precedenti».

Pagamenti PA: «Sul fronte del pagamento degli arretrati dovuti dalla Pubblica Amministrazione alle cooperative, le criticità non sembrano superate: il 13% ha registrato un accorciamento dei tempi medi di incasso dei crediti vantati nei confronti della PA rispetto al quadrimestre precedente, il 20% delle cooperative ha segnalato un aumento dei tempi, mentre la maggioranza assoluta delle imprese che lavora con la PA, il 67%, non ha, di fatto, registrato alcuna variazione. La Pubblica Amministrazione non sembra riservare un trattamento particolare alle cooperative creditrici di grande dimensione. Con riferimento ai rapporti tra privati, il 71% dei cooperatori non ha registrato variazioni significative dei tempi di incasso dei crediti verso i privati».

Credito: «Per quanto riguarda  l’accesso al credito bancario, per i tassi di interesse, si regista un miglioramento, tenuto conto che il 24% delle cooperative ha riscontrato una diminuzione, mentre solamente l’11% ha registrato un aumento. A fronte di ciò, non sembra decelerare la dinamica delle richieste di rientro sui prestiti. Infatti, nei primi quattro mesi dell’anno, il 10% delle cooperative con finanziamenti in essere ha ricevuto richieste di rientro (anche parziali) dalle banche. Con riferimento alle garanzie richieste sui finanziamenti in essere, il 14% dei cooperatori ha indicato richieste aggiuntive a garanzia dei finanziamenti erogati da parte delle banche. Solo il 5% dei cooperatori ha registrato un riallineamento verso il basso del sistema delle garanzie. Per l’81% è rimasto invariato».

Prospettive secondo quadrimestre 2015: «I rischi al ribasso per l’economia italiana non sembrano essere più il tratto dominante sullo scenario macroeconomico nazionale di breve periodo. Solo il 13% dei cooperatori si aspetta un peggioramento del quadro macroeconomico nel nostro Paese. Migliora, rispetto alla rilevazione precedente, il sentiment dei cooperatori rispetto ad una ripresa del Sistema Paese. Il 19% è, infatti, fiducioso ed intravede un recupero dell’economia italiana nei prossimi mesi. Sono i cooperatori delle grandi imprese i più convinti di un recupero dell’economia italiana a breve termine (di fatto, il 28,4% crede in un ripresa del Sistema Italia). La maggioranza assoluta degli intervistati, il 68%, prevede, invece, per l’economia italiana ancora un andamento di sostanziale continuità nei prossimi mesi».


Alleanza Cooperative Italiane

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