Alleanza Coop Comunicazione partner di BOOK PRIDE 2018 per la seconda edizione a Genova

Roma, 27 settembre 2018 – Dal 28 al 30 settembre 2018 Book Pride, Fiera Nazionale dell’editoria indipendente organizzata da ODEI – Osservatorio degli Editori Indipendenti, sarà per la seconda volta a Genova a Palazzo Ducale con la presenza di oltre 80 case editrici della piccola e media editoria a testimoniare l’eccellenza dell’editoria indipendente in Italia, con un’importante rappresentanza dell’editoria ligure, la rinnovata collaborazione con le librerie indipendenti locali e il coinvolgimento per la prima volta di spazi e realtà culturali genovesi particolarmente rinomati e attivi sul territorio.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione è partner della seconda edizione di BOOK PRIDE GENOVA. È una partecipazione che vuole confermare la condivisione degli obiettivi di promozione della lettura e di difesa della bibliodiversità.

Stare al fianco degli editori e delle librerie indipendenti, per far crescere in Italia la lettura e con essa la cultura, collaborare con gli operatori della filiera editoriale all’obiettivo di rendere più democratico il mercato, a difesa della bibliodiversità, promuovere un consumo consapevole da parte del lettore, sono impegni che la Cooperazione, che affonda le sue radici nella consapevolezza e nella partecipazione dei cittadini, sente assolutamente come connaturali ai propri valori.

D’altra parte, il problema dei livelli bassi di lettura e di consumo culturale in Italia e il grosso divario che gli stessi dati (ISTAT) evidenziano tra le diverse classi sociali e tra i cittadini del Nord-Centro Italia e quelli del Sud, non può essere un problema solo di chi amministra il Paese o degli addetti ai lavori della filiera editoriale e culturale: è un problema che riguarda il Paese nel suo insieme.

Il tema “Tutti i viventi”, scelto per questa seconda edizione di Book Pride Genova, dà valore a parole quali: progetti, legami, indipendenza, coscienza, orgoglio, laboriosità, prendersi cura; parole fortemente presenti nel vocabolario della Cooperazione. Su questi temi l’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione intende portare, in questa edizione di Book Pride, le visioni e le esperienze delle cooperative associate. “Tutti i viventi” vuole anche dire: condivisione, solidarietà, fare comunità. Valori indispensabili che certamente saprà esprimere la città di Genova, così duramente colpita.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione rappresenta le cooperative che operano nell’editoria di informazione (giornali e periodici), nell’editoria libraria, nell’editoria universitaria, nelle librerie, nell’educazione all’informazione e ai media, nelle agenzie di comunicazione, nella pubblicità, nelle radio e tv locali di informazione, nella produzione di contenuti digitali per la comunicazione. L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione intende continuare e rafforzare il proprio impegno per far crescere la lettura e il valore della cultura in Italia.

Con altrettanta convinzione, l’Alleanza lavora con i partner della filiera editoriale indipendente (la presenza e la collaborazione con Book Pride e con il Salone del libro di Torino vanno in questa direzione) a ripensare la filiera stessa, oggi troppo concentrata nelle mani di pochi gruppi editoriali e fortemente minacciata dall’aggressività di poche grandi realtà di commercio elettronico. Tutto ciò in un Paese dove si attende da tempo una regolamentazione degli sconti sui libri, che faccia recuperare margini economici e di azione per tutti gli operatori.

In allegato il programma completo

#Coopsday 2018: “Società sostenibili attraverso le cooperative”

“Società Sostenibili attraverso le cooperative”. È questo il tema della Giornata Internazionale delle Cooperative che si celebrerà anche quest’anno il 7 luglio. Un impegno coerente con la campagna www.Coopsfor2030.coop lanciata già nel 2016 dall’International Cooperative Alliance proprio per mostrare l’impegno delle cooperative verso gli obiettivi Onu di sviluppo sostenibile e celebrare il contributo della cooperazione nel rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.

“Noi rappresentiamo – spiega il presidente dell’International Cooperative Alliance Ariel Guarco – 1,2 miliardi di soci cooperatori. Non vi è nessun altro movimento economico, sociale e politico nel mondo che, in meno di 200 anni sia cresciuto quanto noi. Ma la crescita non è la cosa più importante. Noi consumiamo, produciamo, usiamo le risorse che ci offre il pianeta, ma lo facciamo in armonia con l’ambiente e in solidarietà con le nostre comunità. Questa è la ragione perché siamo considerati un attore chiave dalle Nazioni Unite per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”.

Un recente rapporto della PwC ha dimostrato che 2 imprese ogni 5 nel mondo ancora ignorano o non hanno un impegno significativo verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le cooperative sono leaders in questa direzione per ben tre ordini di motivi: come attori economici creano infatti opportunità occupazionali; come imprese centrate sulle persone contribuiscono all’equità e alla giustizia sociale; come istituzioni democratiche aprono ai soci la possibilità di giocare un ruolo chiave nelle società e nelle comunità locali.

Non si tratta di dichiarazioni di principio, ma di valori tradotti ogni giorno in scelte ed esperienze. Per esempio molte cooperative agricole lavorano per mantenere la longevità della terra dove coltivano i loro raccolti con pratiche di agricoltura sostenibile. Le cooperative di consumatori sostengono in modo sempre crescente le fonti sostenibili di approvvigionamento dei loro prodotti ed educano al consumo responsabile. Le cooperative di abitanti contribuiscono ad assicurare abitazioni sicure e a prezzi abbordabili.

Ancora: le banche cooperative contribuiscono alla stabilità grazie alla loro prossimità ai clienti e forniscono accesso alla finanza a livello locale e sono diffuse anche nelle aree più remote dei Paesi. Le cooperative di utility sono impegnate a offrire alle aree rurali accesso all’energia e all’acqua, e molte di esse sono impegnate nel guidare la transizione energetica  verso la democrazia energetica. Le cooperative di lavoro e le cooperative sociali negli ambiti più diversi di attività (sanità, comunicazione, turismo, etc.) forniscono beni e servizi in modo efficiente, creando occupazione sostenibile e di lungo termine e lo fanno sempre più in un modo che sia amico del pianeta.

“In questa giornata internazionale delle cooperative – conclude il presidente Guarco – noi vorremmo mostrare al mondo che è possibile crescere con la democrazia, l’equità e la giustizia sociale. Che le nostre società non possono continuare a sprecare le risorse e ad escludere la gente. Noi dobbiamo migliorare il presente e tutelare il futuro per le prossime generazioni. Noi siamo orgogliosi di far parte di questo movimento. Un movimento con valori e principi. Un movimento impegnato per la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale”.

Per celebrare la giornata attraverso la piattaforma Coops2030.coop ogni cooperativa può indicare il proprio impegno verso gli obiettivi di sviluppo sostenibili ed è possibile usare l’#COOPSDAY, il logo e i relativi materiali che si trovano nella Guida dei Cooperatori per postare video e foto sui social media online, sul sito www.coopsday.coop. A luglio il COPAC – Comitato per la promozione e l’avanzamento delle cooperative (organismo congiunto ICA – Agenzie del sistema ONU) organizzerà a New York presso le Nazioni Unite un evento di alto livello proprio per mostrare come le cooperative costruiscono società sostenibili e resilienti. Sul sito www.coopsday.coop  tutte le informazioni.

Alleanza Cooperative Comunicazione al Salone Internazionale del Libro di Torino 2018

19 aprile 2018 – L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione sarà tra i protagonisti della 31° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, lavorando sempre più al fianco dei partner della filiera editoriale indipendente, alle librerie, al Salone stesso e alle Istituzioni, per far crescere la lettura e con essa la cultura, con l’obiettivo di rendere più democratico il mercato a difesa della bibliodiversità.

Dal 10 al 14 maggio p.v. nel Padiglione 3, l’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione sarà infatti presente al Salone con un proprio Stand e con molte iniziative, anche nelle sale professionali, per favorire un proficuo confronto con gli operatori del settore e per coinvolgere il pubblico alla scoperta di idee e progetti innovativi e di buone pratiche che aiutino a immaginare e costruire un futuro “migliore”.

In questa edizione, lo stand Alleanza vedrà uno spazio dedicato ad attività di sensibilizzazione alla lettura e all’editoria di qualità con momenti di confronto, condivisione e presentazioni di libri e, adiacente, un’area riservata a 13 case editrici cooperative: Art&Coop – Vicolo del Pavone, Bacchilega editore, ECRA, Eta Beta, Homeless Book, NETLIT Media Literacy Network srl, L’Angolo, Officine Gutenberg, Radici Future Produzioni, Scritturapura, Trenta e Lode Distribuzione, e quest’anno, l’ospite straniero Les èdition Timbuctu, casa editrice francese.

Cinque giorni per dare spazio e voce al mondo della cooperazione e a quanti sono impegnati nella promozione dell’editoria indipendente e di qualità, della lettura, del pluralismo nella produzione e nella fruizione editoriale e culturale.

Il tema di questo 31° Salone del libro di Torino “Un giorno, tutto questo” invita tutti noi a immaginare quale futuro vogliamo costruire.

Nei primi mesi del 2018, l’Alleanza delle Cooperative ha lanciato un suo manifesto: “Cambiare l’Italia cooperando” accompagnato da un messaggio: “Per non temere il futuro occorre immaginarlo”. Il Salone può essere un’occasione per raccontare quale futuro immaginano milioni di cooperatori attraverso le iniziative che si svolgeranno ogni giorno seguendo alcuni filoni principali: “UN GIORNO ….. LA CULTURA, FARE COMUNITÀ, LA SCUOLA E LA CULTURA, L’AMBIENTE, LE POLITICHE DI GENERE, LA LEGALITÀ, IL LAVORO, LE TECNOLOGIE, LE NUOVE FORME COOPERATIVE E L’INNOVAZIONE SOCIALE”.

Si parlerà di cultura come elemento di identità, di dialogo, di nuova cittadinanza e strumento di sviluppo sostenibile dei territori, ricordando che il 2018 è l’Anno europeo del Patrimonio Culturale.

Si dialogherà sul concetto di comunità e saranno presentate alcune esperienze del “Fare comunità”, a partire da come i linguaggi della cultura possano rappresentare straordinari veicoli di aggregazione e crescita della partecipazione attiva delle comunità locali. E, soprattutto, ci s’interrogherà su quanto il libro e la cultura contribuiscono oggi e quanto di più potrebbero farlo − alla crescita di consapevolezza delle comunità e dei cittadini.

E ancora i temi dell’ambiente, dell’educazione, delle politiche di genere e della legalità saranno ulteriore occasioni di confronto.

L’Alleanza delle Cooperative porterà, poi, il suo contributo nei dibattiti professionali, partendo dall’analisi della filiera editoriale e della sua sostenibilità economica tra mercato, lavoro e innovazione di processo. Una filiera, oggi, concentrata nelle mani di pochi gruppi editoriali e fortemente minacciata dall’aggressività di poche grandi realtà di commercio elettronico. Tutto ciò in un Paese dove si attende da tempo una regolamentazione degli sconti sul libro, che faccia recuperare margini economici e di azione per tutti gli operatori.

La cooperazione sta, infine, collaborando con il Salone del Libro e con Fondi di promozione Cooperativa, Banche dell’economia sociale e Istituzioni per costruire un modello di Bando finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo di librerie indipendenti in aree periferiche o in piccoli Comuni che ne siano privi.

 

ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE COMUNICAZIONE

L‘Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, rappresenta più di 400 cooperative che operano nell’editoria di informazione (giornali e periodici), nell’editoria libraria, nell’editoria universitaria, nelle librerie, nell’educazione all’informazione e ai media, nelle agenzie di comunicazione, nella pubblicità, nelle radio e tv locali di informazione, nella produzione di contenuti digitali per la comunicazione.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative e Legacoop) associa 43 mila imprese, rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1,2 milioni), per fatturato realizzato (150 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni).

 

 

Congiunturale «Sale la fiducia delle imprese, nel 2018 in crescita investimenti e occupazione»

Fatturato e domanda interna in recupero hanno caratterizzato gli ultimi quattro mesi del 2017 per gran parte delle imprese dell’Alleanza delle Cooperative. E per i primi 5 mesi del 2018 si prevedono nuovi investimenti e crescita dell’occupazione. È quanto emerge dal 13° Rapporto Congiunturale elaborato dai centri studi di Confcooperative, Legacoop e Agci.

Fatturato: Negli ultimi quattro mesi dell’anno, sia tra le grandi cooperative sia tra le piccole e medie il giudizio sull’andamento del volume di affari è sostanzialmente positivo. La crescita del fatturato si registra in tutti gli ambiti operativi. In particolare, i ricavi sono cresciuti per quasi quattro cooperative su dieci (35%) grazie alla spinta ai consumi nell’ultimo quadrimestre del 2017. Una cooperativa su due ha registrato una sostanziale stabilità del volume di affari rispetto al quadrimestre precedente, mentre, mentre meno di due su dieci (il 17%) hanno riscontrato una contrazione.

Occupazione: Agroalimentare, cooperazione sociale e in misura minore alcuni ambiti dei servizi e l’industria sono i settori che hanno maggiormente contribuito a tenere in territorio positivo il saldo occupazione negli ultimi 4 mesi del 2017. Nel complesso, sebbene oltre sei cooperative su dieci (62%) abbiano mantenuto stabili i livelli occupazionali nell’ultimo quadrimestre dell’anno, oltre due su dieci (il 23%) hanno espresso indicazioni di aumento, il 15% ha indicato invece una contrazione.

Pagamenti: Nessun segnale positivo sul fronte dei tempi di pagamento, sia con il pubblico che con il privato. In particolare, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, una cooperativa ogni dieci ha registrato un aumento dei tempi di incasso rispetto al quadrimestre precedente, mentre otto su dieci (l’82%) non hanno registrato alcuna variazione. Nei rapporti con i clienti privati si registrano le stesse tendenze percentuali.

Il posizionamento competitivo: Negli ultimi quattro mesi del 2017 migliora la competitività delle cooperative dell’Alleanza. Il 12,3% delle cooperative ha definito migliorata la posizione concorrenziale, mentre solo l’8% ha giudicato peggiore il posizionamento competitivo nel quadrimestre trascorso. Anche considerando l’ultimo anno nel suo complesso, si segnala più alta la quota di cooperative che ha espresso indicazioni di miglioramento (16%) rispetto a chi, invece, ha segnalato un peggioramento (12%) del posizionamento competitivo rispetto al 2016. Nell’ultimo quadrimestre si rafforza, comunque, la quota (82%) di cooperative che ha valutato come stabile la propria competitività

Ostacoli: Una cooperativa su tre ha lamentato la presenza di ostacoli alla produzione. Tra i fattori negativi, il basso livello della domanda rappresenta, per quattro cooperative su dieci (il 40%), il principale impedimento. Seguono la difficoltà di reperire manodopera qualificata, l’eccesso di burocrazia unita alle tasse e alla corruzione, la concorrenza sleale e le false cooperative.

La fiducia: Per sette cooperative su dieci nei prossimi mesi lo scenario macroeconomico nazionale resterà sostanzialmente stabile. Tuttavia, il numero di ottimisti, oltre due su dieci (19%), è maggiore rispetto a quello dei pessimisti (7%). A livello territoriale la fiducia è maggiore tra i cooperatori del Nord.

Le prospettive per il futuro: La solidità delle cooperative dell’Alleanza, il pragmatismo dei gruppi dirigenti delle cooperative, trovano riflesso nel consolidamento delle prospettive positive per il futuro. In tal senso, nove cooperative su dieci hanno segnalato come prospettiva quella di aumentare gli investimenti o consolidare l’attuale assetto organizzativo e produttivo. Cresce la percentuale di cooperative, l’11%, che ha segnalato come prospettiva la strada delle aggregazioni, in particolare attraverso processi di fusione o attraverso la realizzazione di alleanze strategiche, o per mezzo di contratti di rete, o tramite l’adesione a forme organizzative allargate (in alcuni casi si tratta di percorsi associati all’espansione delle attività in altri mercati).

Alleanza delle Cooperative Comunicazione a fianco di Book Pride anche nell’edizione 2018 a Milano

Roma, 11 luglio 2017 – L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione “auspica che nel mondo del libro, colpito in questi anni in modo significativo dalla crisi, le azioni comuni e di cooperazione prevalgano sulle divisioni: il ruolo di tutti gli operatori è, infatti, fondamentale per la crescita culturale del Paese”.

E’ questo un auspicio già contenuto nel comunicato stampa dell’Alleanza, che accompagnava la decisione di partecipare a Book Pride 2017 e di esserne partner, riconoscendo a ODEI, e alla sua Fiera dell’editoria indipendente, la capacità di rappresentare in modo molto significativo il lavoro dei piccoli editori e dell’editoria indipendente italiana.

Ma, più generale, l’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, alla luce delle tante esperienze cooperative all’interno della filiera editoriale, intende contribuire ad una nuova fase di condivisione tra i diversi soggetti pubblici e privati dell’intento di far crescere la lettura e di fornire nuovi strumenti ai piccoli e medi editori indipendenti per rafforzare la bibliodiversità. Il ruolo dello Stato e delle Regioni, insieme a quello delle istituzioni, della scuola, delle imprese e delle loro associazioni può essere rivolto alla ricerca di nuovi strumenti normativi di tutela e supporto del pluralismo editoriale rispetto alle pure dinamiche di mercato. Una normativa, come quella su cui vi è da tempo ampia convergenza, che modifichi la Legge Levi sul tema degli sconti massimi e che sia orientata ad una diversa capacità di valorizzare la funzione delle librerie non di catena indipendenti e a ricercare e costruire nuove modalità distributive fondamentali anche per avvicinare nuovi pubblici alla lettura.

La decisione di AIE di realizzare la seconda edizione di Tempo di libri, a Milano, dall’8 al 12 marzo 2018, pochi giorni prima di Book Pride, Fiera dell’editoria indipendente, già fissata da mesi fra il 23 e il 25 marzo negli spazi di BASE Milano, ci pare muoversi in direzione opposta a queste necessità e rendere più difficile quel clima di distensione da più parti auspicato.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, condividendo l’analisi del comunicato di ODEI invita le proprie realtà del settore a rafforzare, con la loro presenza, Book Pride 2018 a Milano, assicurando nel contempo la propria collaborazione alla promozione ed al successo della manifestazione.

Per la cooperazione, la salvaguardia della bibliodiversità e la crescita della lettura in Italia continuano, infatti, a essere obiettivi rilevanti e di concreto impegno civile.

Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione parteciperà, intanto, al Book Pride in programma in Ottobre a Genova e intende dare il proprio attivo contributo alla prossima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dopo la felice esperienza del 2017.

 

Alleanza Cooperative: Canada, nel 2018 previsto +10% di import vino. Dal Ceta, niente dazi e tutela delle denominazioni

Se nel mercato degli Stati Uniti soffiano i venti delle minacce protezionistiche annunciate dal Presidente Trump, nel nord America c’è un altro mercato, quello canadese, che sorride alle aziende italiane che esportano il vino. Secondo gli ultimi dati Ismea, con 4,1 milioni di ettolitri, il Canada è il sesto mercato nel mondo per importazione di vino e il secondo per velocità di crescita nel mondo. Nel 2018 è prevista un’ulteriore crescita di oltre 10 punti percentuale. L’Italia è attualmente il primo paese esportatore in volumi, con 730.000 ettolitri, il terzo dopo Usa e Francia per i ricavi, che hanno raggiunto nel 2016 la cifra di 330 milioni di euro.
Il Canada, come spiega a margine del Vinitaly in corso in questi giorni a Verona la Coordinatrice del Settore Vitivinicolo dell’Alleanza delle Cooperative Ruenza Santandrea, “è un paese con una situazione politica stabile che ad oggi offre diverse condizioni favorevoli per un incremento della nostra quota export”.
Inoltre, il recente accordo commerciale siglato tra il Canada e l’Unione Europea ha contribuito a creare condizioni ancora più favorevoli per l’export dei nostri vini. Con l’entrata in vigore del Ceta, sono stati aboliti infatti i dazi e rimosse altre rilevanti barriere commerciali. Pur permanendo ancora la distribuzione dei vini attraverso la rete di monopoli esistenti nelle varie province, il sistema di vendita, grazie all’accordo, vedrà alcuni miglioramenti rispetto alla situazione attuale.
L’accordo tra Europa e Canada conferma inoltre la tutela delle Dop e Igp, già prevista da un accordo in vigore dal 2003, il Wine and spirits drinks agreement, che è stato ora incluso nel Ceta. “Per il sistema vitivinicolo cooperativo – spiega ancora Santandrea – è sicuramente un aspetto positivo che nel mercato canadese le nostre produzioni a denominazioni siano tutelate, dal momento che la cooperazione detiene complessivamente una quota pari al 52% delle Dop italiane e del 65% delle Igp”. Tra le quote principali, spicca l’80% del Soave Doc, il 62% della Valpolicella, il 50% del Prosecco, il 90% delle doc trentine e del Lambrusco.

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498 cantine cooperative, 148mila soci aderenti, 9.000 occupati e un giro d’affari di 4,3 miliardi pari al 40% del totale del fatturato vino nazionale. Sono i numeri della cooperazione vitivinicola, un comparto particolarmente performante che vede ben 8 cooperative con fatturati superiori a 100 milioni di euro e che rappresenta il 58% della produzione vinicola media del nostro Paese. Il fatturato derivante dall’export è di 1,8 miliardi di euro, pari al 42% del fatturato delle cooperative vitivinicole e a circa un terzo di tutto il vino italiano commercializzato all’estero (5,6 miliardi di euro, dato 2016).

Una nuova previdenza cooperativa per il lavoro che cambia

Secondo l’ultima relazione Covip a fine 2021, in Italia, il totale degli iscritti alla previdenza complementare era di 8,8 milioni, in crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente. Risultati positivi, grazie a un sistema che ha dato prova di trasparenza, efficienza gestionale e redditività per gli iscritti. Ma quali spazi di crescita ci sono, per innovare la missione e dare forza al secondo pilastro previdenziale a beneficio di lavoratori e imprese del sistema cooperativo?

Se ne parlerà il 20 giugno alle 12 al Palazzo della Cooperazione a Roma all’Assemblea dei delegati di Previdenza Cooperativa, il fondo di previdenza complementare delle cooperative italiane istituito da Agci, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil: uno dei fondi pensione negoziali più grandi e patrimonializzati del Paese, settimo per iscritti e nono per patrimonio.

Alla tavola rotonda “Una nuova Previdenza Cooperativa per il lavoro che cambia” interverranno il presidente di Previdenza Cooperativa Stefano Dall’Ara insieme a Salvatore Casabona, responsabile Previdenza complementare Cgil, Giuseppe Gizzi, responsabile Relazioni industriali Agci, Valeria Picchio, Dipartimento Politiche previdenziali Cisl, Domenico Proietti, segretario confederale Uil, Sabina Valentini, Responsabile Servizio sindacale Confcooperative, Antonio Zampiga, Responsabile Relazioni industriali Lagacoop. A moderare il dibattito sarà la giornalista economica Simona D’Alessio.

L’appuntamento concluderà l’Assemblea dei Delegati di Previdenza Cooperativa che vede all’ordine del giorno l’elezione dei componenti del nuovo Consiglio di amministrazione e del Collegio dei Sindaci. Si chiude così il mandato del primo Consiglio di amministrazione di Previdenza Cooperativa, nata nel 2018 dalla fusione tra i tre fondi del sistema cooperativo Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop.

Previdenza Cooperativa ha chiuso il 2021 con oltre 109 mila aderenti tra lavoratori, soci e dipendenti, delle cooperative italiane, un patrimonio di circa 2,3 miliardi e una gestione sana e prudente a cui contribuiscono oltre 4.200 imprese cooperative.

“In questi primi tre anni di vita del fondo – sottolinea il presidente di Previdenza Cooperativa, Stefano Dall’Ara – abbiamo costruito un assetto più solido e consistente, incrementato il patrimonio e offerto dati positivi di andamento nei diversi comparti, a beneficio del futuro pensionistico dei lavoratori di uno dei settori più importanti dell’economia italiana. Ci sono le condizioni per fare un salto ulteriore e cogliere l’ampia domanda di previdenza complementare ancora non soddisfatta, a partire dai lavoratori più giovani”.


Alleanza Cooperative Italiane

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